Sirca, con la linea D’AQUA, ha partecipato, contribuendo con i colori ecosostenibili ad acqua, alla quinta edizione di ColorAid, il progetto di edilizia etica che quest’anno ha reso possibile la ristrutturazione e la riprogettazione cromatica del Mini Hub Ortles, a Milano, la realtà abitativa attigua alla Casa Enzo Jannacci, la struttura pubblica d’accoglienza più grande e antica d’Europa.
Coloraid
Ancora una volta il progetto promosso da Radio Colore e Colore & Hobby, ha concentrato l’attenzione su una realtà importante per il tessuto sociale e ridato vita a 5 appartamenti destinati all’accoglienza temporanea di famiglie in emergenza abitativa, un luogo indispensabile per salvaguardare l’integrità del nucleo familiare.
D’AQUA ha fornito, per l’intera operazione, vernici per metalli, da utilizzare per il portoncino d’ingresso, i corrimano delle scale, le ringhiere delle finestre esterne e le parti interne dei finestroni vicini alle scale; smalto per legno, per ridare colore alle cornici e alle porte d’ingresso.
Ma cosa intendiamo per edilizia etica?
Per spiegarlo, possiamo partire dalla base su cui si fonda la responsabilità sociale d’impresa, ossia un comportamento cui ambire, e perché no, da raccontare.
Pensiamo all’Agenda 2030, e all’obiettivo 17 “Partnership per gli obiettivi”, che propone di “Incoraggiare e promuovere efficaci partenariati tra soggetti pubblici, pubblico-privati e nella società civile, basandosi sull’esperienza e sulle strategie di accumulazione di risorse dei partenariati”.
Il progetto ColorAid, patrocinato dal Comune di Milano, mette in campo diverse competenze nel mondo dell’edilizia, creando un eccellente sinergico team di lavoro formato da competitor altrimenti in concorrenza.
“ColorAid è un progetto di edilizia etica che permette alle aziende del mondo del colore di lavorare fianco a fianco per aiutare la comunità attraverso una forma di business sostenibile ed etico.
Nelle edizioni che si sono succedute ColorAid ha raccolto sempre più consenso nel settore e fuori da esso e noi siamo orgogliosi di averlo ideato e di portarlo avanti con impegno crescente”.
Alessandra Notargiacomo, Giornalista specializzata Colore & Hobby, Giornalista radiofonica
E per i prodotti? Colori ad acqua
Il know how di D’AQUA contribuisce alla salubrità degli ambienti con il suo colore ad acqua ad altissime prestazioni e basse emissioni COV, e alla vivacità degli spazi con le cromaticità dello smalto all’acqua D’AQUA.
Stiamo pensando ora all’importanza della salubrità degli ambienti e alla diminuzione di emissioni di agenti inquinanti che il colore ad acqua comporta, rispetto agli smalti a solventi chimici (Goal 3: “Salute e Benessere”).
Pensiamo al minor impatto ambientale dello stesso ciclo di vita del colore ad acqua, dalla produzione, al consumo, fino allo smaltimento (Goal 11, “Città e Comunità sostenibili”); e pensiamo anche alla facilità con cui il colore ad acqua può essere rimosso da superfici e attrezzi, con il solo risciacquo (Goal 6: “Acqua Pulita e Servizi igienico-sanitari”).
E poi, la missione fondante e trainante del progetto, la sostenibilità sociale. Missione che suggerisce immediatamente il Goal 1: “Sconfiggere la povertà: porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”.
“Il progetto è un laboratorio artistico e insieme civico – dicono la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – di grande valore educativo e sociale anche per la preziosa partecipazione degli studenti, con l’obiettivo comune di portare colore e calore in luoghi dedicati a famiglie in grave difficoltà. È importante che queste persone possano vivere in abitazioni confortevoli, abbellite anche con l’impegno solidale di ColorAid”.
Il progetto di edilizia etica di Radio Colore e Colore & Hobby ogni anno riqualifica attraverso il colore una struttura di accoglienza del terzo settore, valorizzando e potenziando il concetto di benessere abitativo come elemento fondamentale per l’equilibrio psicologico delle persone.
L’iniziativa coinvolge e riunisce le aziende in nome della solidarietà e mira a coinvolgere tutti i protagonisti della filiera per rendere sempre più forte la presenza e il contributo del settore dell’edilizia alla dimensione sociale e solidale della comunità e di creare un nuovo modello di business sostenibile.
“Questa edizione di ColorAid, la quinta da quando è partito il progetto, ci ha dato grandissime soddisfazioni.
Il binomio pubblico-privato funziona, le strutture che riqualifichiamo attraverso il colore tornano a nuova vita e pronte per accogliere persone fragili grazie all’impegno comune di tante aziende che portano il loro contributo economico e di materiali, delle Istituzioni che ci segnalano le strutture dove intervenire, degli studenti che partecipano alle riqualificazioni grazie ai progetti di alternanza scuola-lavoro e degli artigiani che li guidano nelle giornate di lavoro.
A tutti loro va il nostro ringraziamento e grazie a loro noi che organizziamo il progetto ritroviamo, ogni anno, le energie per ripartire, subito, con l’organizzazione di una nuova edizione di ColorAid”.
Vieri Barsotti – Editore e direttore responsabile di Colore & Hobby e Radio Colore
Già dalla sua prima edizione ColorAid aveva ottenuto un grande successo con il ripristino di una casa di accoglienza per mamme e bambini di Fondazione Arché a Milano.
L’iniziativa aveva dimostrato tutte le sue potenzialità riuscendo a concretizzare la lungimiranza di un’idea tanto nobile quanto concreta, in grado di coinvolgere aziende sensibili e generose, maestranze qualificate e studenti impegnati per gli obiettivi di scuola/lavoro.
Nel 2020 la struttura scelta da ColorAid è stata la storica Abbazia di Mirasole a Opera, in provincia di Milano.
Un complesso del 1200 che, oltre al grande valore storico, architettonico e monumentale, svolge da sempre una cruciale attività sociale, solidale e di accoglienza, aprendo le porte di questo luogo unico e mettendolo al servizio di una fascia di popolazione fragile.
“ColorAid è un modo di colorare gli spazi e le vite di chi è in difficoltà coinvolgendo istituzioni, aziende, artigiani e ragazzi del Liceo.
L’entusiasmo che si respira da tutti i partecipanti è unico nel nostro mondo: i ragazzi si impegnano tantissimo, gli artigiani amano metterli alla prova e le aziende sono sempre più coinvolte”.
Giovanni Napolitano – capo cantiere e direzione lavori ColorAid.